Difesa personale - La posizione di guardia

La posizione di guardia deve essere sicuramente una posizione nella quale la struttura fisica dell'individuo, deve essere la più stabile possibile. Oltre ciò la posizione di guardia deve permettere all'individuo di ripararsi dall'eventuale attacco, sia deve permettere ad esso di poter sferrare l'adeguato contrattacco.In base a quanto detto quindi la posizione ottimale deve essere la seguente:

1)braccio difensivo (solitamente il sinistro) proteso in avanti, a protezione del volto e parziale protezione del tronco;

2)braccio offensivo (solitamente il destro) ripiegato su se stesso ma pronto a scattare come una molla per colpire;

3)capo un pò reclinato in avanti, spingendo un poco il mento sul collo, e reclinato un poco dalla parte del braccio difensivo;

4)il tronco un poco reclinato all'indietro;

5)la gamba corrispondente al braccio difensivo protesa un poco in avanti, con la punta del piede poco rivolta verso l'esterno;

6)la gamba corrispondente al braccio offensivo, all'indietro, con la punta del piede rivolta verso l'esterno di 45 gradi circa.

7) Mani aperte.

Nella prima figura, l'atteggiamento del soggetto, è piuttosto dissuasivo anzichè aggressivo, per comunicare all'aggressore che non si ha nessuna volontà di arrivare allo scontro fisico, tuttavia questa posizione consente in maniera molto efficace di parare eventuale colpi sferrati e di poter lanciare l'adeguato contrattacco.Le braccia hanno in questa fase un ruolo fondamentale, dobbiamo poterle usare immaginando di essere dotati di scudi, possibilmente ruotando leggermente le braccia come se volessimo indurre l'aggressore alla calma, ma in realtà creando davanti ad esso una figura non perfettamente "inquadrabile" per l'attacco.

 Quanto detto detto sopra è valido come atteggiamento preventivo, al fine di evitare lo scontro. Purtroppo quando lo scontro non è più evitabile anzi è probabilmente già iniziato, le posizioni indicate,devono assumere una forma più incisiva e concreta, come in un vero e proprio combattimento. La seconda figura rende abbastanza evidenti le differenze, ciò rende più credibile l'oppositore conferendo  allo stesso un aspetto più marziale, ed incute nell'aggressore l'idea di avere a che fare con un soggetto preparato.Pugni chiusi pronti a sferrare colpi micidiali.




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